Clementino Vannetti

«O Clementino, del cadente onore
Dell'Italico stil fermo sostegno,
Sotto qual ombra le lunghe ore estive
Vai sagace ingannando?
»

(Ippolito Pindemonte, in Al Cavaliere Clementino Vanetti, vv. 1-4)

Clementino Vannetti

Clementino Vannetti (Rovereto, 14 novembre 1754 – Rovereto, 13 marzo 1795) è stato uno scrittore e letterato italiano.

Biografia

Nacque a Rovereto in Trentino, quando la città apparteneva politicamente alla Contea del Tirolo che in quel periodo rientrava nel Sacro Romano Impero (secoli XI-XIX). Figlio dei letterati Giuseppe Valeriano Vannetti e Bianca Laura Saibante, studioso dei classici latini, scrisse varie opere in latino e, come critico letterario, si curò di linguistica e di letteratura latina. Alla giovane età di 17 anni, nel 1762, prese parte all'Accademia Roveretana degli Agiati, che era stata fondata dai suoi genitori e da altri acculturati roveretani, per esserne segretario per alcuni anni (1776-1795).[1] Fu in contatto con famosi letterati italiani, quali Girolamo Tiraboschi, Ippolito Pindemonte, Melchiorre Cesarotti e Antonio Cesari, autore di una biografia di Vannetti dal titolo Vita del cavaliere Clementino Vannetti di Rovereto, pubblicata nel 1795.

Opere

Busto di Clementino Vannetti realizzato da Carlo Fait posto presso la piazzetta Cassa di risparmio di Trento e Rovereto

Furono numerose le sue pubblicazioni di prose letterarie e di poesie in lingua italiana e in lingua latina. Il suo classicismo puristico trova il modello poetico in Orazio, con l'aggiunta di forme ottenute dalla lingua delle origini, di Dante Alighieri e del Cinquecento. Il Vannetti fu autore di Dialoghi, "sermoni" letterari e morali su modello oraziano, di rime bernesche e di novelle in stile boccacciano. Noto è il suo sonetto Italiani noi siam, non tirolesi al conte Antonio Morrocchesi,[2] con cui si dimostrò essere antitedesco a causa della politica interna della Contea Tirolese con la divisione dei circoli amministrativi del Tirolo.

Nel 1788 il famoso conte di Cagliostro risiedette per qualche settimana a Rovereto. Questo ispirò al Vannetti un breve componimento latino, in cui descriveva la permanenza di Cagliostro usando ironicamente lo stile e le forme dei vangeli latini della chiesa cattolica. Pubblicato poi anonimo, il Liber memorialis de Caleostro ebbe una discreta diffusione e risonanza, sia fra i sostenitori che tra i detrattori del celebre ciarlatano.

Toponomastica

Allo scrittore roveretano sono state dedicate più vie in giro per l'Italia, in particolare a Trento, Rovereto, Isera, Riva del Garda e Bufalotta.[3]

Note

  1. ^ M.Farina, pp.9-14.
  2. ^ Giuseppe Picciola, Poeti italiani d'oltre i confini : canti raccolti / da Giuseppe Picciòla, Guido Mazzoni, Firenze, G. C. Sansoni, 1914, p. 30. URL consultato il 18 gennaio 2017.
  3. ^ Vie d'Italia, su vie.openalfa.it.

Bibliografia

  • Marcello Bonazza, L'Accademia roveretana degli agiati, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati (stampa Osiride), 1998, SBN IT\ICCU\BVE\0178374.
  • Giulia Cantarutti, Stefano Ferrari, L'Accademia degli Agiati nel Settecento europeo. Irradiazioni culturali, Milano, FrancoAngeli, 2007, ISBN 978-88-464-8532-8.
  • Marcello Farina, Antonio Rosmini e l'Accademia degli Agiati, Brescia, Morcelliana Edizioni, 2000, ISBN 88-372-1805-2.
  • Ferruccio Trentini, Una figura della letteratura trentina del Settecento: Clementino Vannetti, Rovereto, Mercurio, 1933
  • Ferruccio Trentini, Isera e Clementino Vannetti nel bicentenario della nascita, Rovereto, Mercurio, 1956
  • La Biblioteca di Repubblica, l'Enciclopedia, volume nº 20
  • Gian Paolo Romagnani, Clementino Vannetti e la cultura dei lumi (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati, 1998. URL consultato il 18 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2017).
  • Claudio Donati, Rovereto, il Trentino e la monarchia austriaca all'epoca di Clementino Vannetti (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati, 1998. URL consultato il 18 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2017).
  • Sandra Vantini, Gli scritti geografici di Clementino Vannetti (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati, 1998. URL consultato il 18 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2017).

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