Codice Borgia

Disambiguazione – Se stai cercando il codice del Nuovo Testamento, vedi Codex Borgianus.
Pagina 71 del Codice Borgia

Il Codice Borgia (o Codice Yoālli Ehēcatl) è un manoscritto rituale e divinatorio mesoamericano.

Il Codice, che fa parte di un gruppo di manoscritti a cui dà il nome (Gruppo Borgia), è composto da 39 pagine in pelle di animale dipinte, ciascuna di 27 x 26,5 cm. Di queste, 37 sono dipinte in entrambi i lati, due da un lato solo, per un complessivo di 76 facciate illustrate e una lunghezza complessiva di 10,34 metri. Il manoscritto si legge da destra a sinistra.

Il codice prende il nome dal cardinale Stefano Borgia, che lo deteneva prima che fosse acquistato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Il nome azteco del Codice non ci è pervenuto, tuttavia nel 2004 Maarten Jansen e Gabina Aurora Pérez Jiménez proposero di chiamarlo con il nome indigeno di Codice Yoalli Ehecatl, che in Lingua nahuatl significa "Notte e Vento", anche se non è certo che i suoi realizzatori fossero Nahua.[1]

Storia

Non si conosce l'esatta origine del Codice Borgia che probabilmente proviene dagli altopiani centrali del Messico, tra Puebla e la Valle di Tehuacán.

Probabilmente risale alla fine del XV secolo, ma fu scoperto nel XVI secolo e portato dal Messico in Spagna e poi da lì in Italia. Nel 1805 Alexander von Humboldt lo rinvenne tra gli effetti del cardinale Stefano Borgia ed oggi è custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana.

I contenuti del Codice Borgia

Pagine 1-8

Le prime otto pagine elencano i simboli dei 260 giorni del tonalpohualli, ogni trecena di 13 simboli forma una riga orizzontale che si estende su due pagine. Alcuni giorni sono marcati con un'orma di piede. I simboli divinatori sono posti sopra e sotto quello del giorno.

Sezioni analoghe a queste sono contenute nelle prime otto pagine del Codice Cospi e del Codice Vaticanus B. Tuttavia, mentre il Codice Borgia si legge da destra a sinistra, questi codici invece si leggono da sinistra a destra.

  • Pagina 1
    Pagina 1
  • Pagina 2
    Pagina 2
  • Pagina 3
    Pagina 3
  • Pagina 4
    Pagina 4
  • Pagina 5
    Pagina 5
  • Pagina 6
    Pagina 6
  • Pagina 7
    Pagina 7
  • Pagina 8
    Pagina 8

Pagine 9–14

Le pagine da 9 a 13 sono suddivise in quattro quarti, ognuno dei quali contiene uno dei venti simboli dei giorni, la sua divinità protettrice e i simboli associati. La pagina 14 è divisa in nove sezioni per ciascuno dei nove Signori della Notte(Tlaloc, Tepeyollotl, Tlazolteotl, Centeotl, Mictlantecuhtli, Chalchiuhtlicue, Xipe-Totec, Tezcatlipoca e Huehueteotl). Esse sono accompagnate dal simbolo del giorno e simboli che indicano associazioni positive o negative.

  • Pagina 9
    Pagina 9
  • Pagina 10
    Pagina 10
  • Pagina 11
    Pagina 11
  • Pagina 12
    Pagina 12
  • Pagina 13
    Pagina 13
  • Pagina 14
    Pagina 14

Pagine 15–17

Le pagine da 15 a 17 raffigurano divinità associate alla nascita. Ciascuna delle 20 sezioni contiene quattro simboli dei giorni.

La sezione inferiore della pagina 17 contiene una grande raffigurazione di Tezcatlipoca, con simboli dei giorni associati a varie parti del suo corpo.

  • Pagina 15
    Pagina 15
  • Pagina 16
    Pagina 16
  • Pagina 17
    Pagina 17

Pagine 18–21

  • Pagina 18
    Pagina 18
  • Pagina 19
    Pagina 19
  • Pagina 20
    Pagina 20
  • Pagina 21
    Pagina 21

Pagine 22–28

  • Pagina 22
    Pagina 22
  • Pagina 23
    Pagina 23
  • Pagina 24
    Pagina 24
  • Pagina 25
    Pagina 25
  • Pagina 26
    Pagina 26
  • Pagina 27
    Pagina 27
  • Pagina 28
    Pagina 28

Pagine 29–46

Le pagine da 29 a 46 costituiscono la sezione più lunga del codice nonché la più enigmatica. Apparentemente raffigurano una storia o un viaggio, probabilmente legata ad eventi storici forse riferiti a Tula e Teotihuacan. La sequenza apparentemente termina con la cerimonia del Nuovo Fuoco, che segna la fine del ciclo di 52 anni e ne comincia un altro.

  • Pagina 29
    Pagina 29
  • Pagina 30
    Pagina 30
  • Pagina 31
    Pagina 31
  • Pagina 32
    Pagina 32
  • Pagina 33
    Pagina 33
  • Pagina 34
    Pagina 34
  • Pagina 35
    Pagina 35
  • Pagina 36
    Pagina 36
  • Pagina 37
    Pagina 37
  • Pagina 38
    Pagina 38
  • Pagina 39
    Pagina 39
  • Pagina 40
    Pagina 40
  • Pagina 41
    Pagina 41
  • Pagina 42
    Pagina 42
  • Pagina 43
    Pagina 43
  • Pagina 44
    Pagina 44
  • Pagina 45
    Pagina 45
  • Pagina 46
    Pagina 46

Pagine 47–56

Le pagine da 47 a 56 raffigurano una serie di divinità, sacrifici, nonché altra complessa iconografia.

  • Page 47
    Page 47
  • Page 48
    Page 48
  • Page 49
    Page 49
  • Page 50
    Page 50
  • Page 51
    Page 51
  • Page 52
    Page 52
  • Page 53
    Page 53
  • Page 54
    Page 54
  • Page 55
    Page 55
  • Page 56
    Page 56

Pagine 57–60

Pagine da 57 da 60 permettevano al sacerdote di pronosticare la buona riuscita di un matrimonio in base ai numeri contenuti nei nomi della coppia.

  • Pagina 57
    Pagina 57
  • Pagina 58
    Pagina 58
  • Pagina 59
    Pagina 59
  • Pagina 60
    Pagina 60

Pagine 61–70

Le pagine da 61 a 70 sono simili alla prima sezione e raffigurano vari simboli dei giorni intorno a scene di divinità (20 segni per ciascuna pagina).

  • Pagina 61
    Pagina 61
  • Pagina 62
    Pagina 62
  • Pagina 63
    Pagina 63
  • Pagina 64
    Pagina 64
  • Pagina 65
    Pagina 65
  • Pagina 66
    Pagina 66
  • Pagina 67
    Pagina 67
  • Pagina 68
    Pagina 68
  • Pagina 69
    Pagina 69
  • Pagina 70
    Pagina 70

Pagine 71–76

La pagina 71 raffigura Tonatiuh, il dio del sole, che riceve sangue da un uccello decapitato. Intorno alla scena ci sono dodici Uccelli del Giorno ed una farfalla, che corrispondono ad ognuno dei tredici giorni della trecena.

La pagina 72 raffigura quattro divinità con simboli dei giorni collegati a parti del loro corpo. Ogni divinità è circondata da un serpente.

La pagina 73 raffigura il dio Mictlantecuhtli e il dio Quetzalcoatl.

Anch'essi hanno simboli dei giorni su varie parti del corpo e l'intera scena è circondata da simboli dei giorni.

  • Pagina 71
    Pagina 71
  • Pagina 72
    Pagina 72
  • Pagina 73
    Pagina 73
  • Pagina 74
    Pagina 74
  • Pagina 75
    Pagina 75
  • Pagina 76
    Pagina 76

I simboli dei giorni

I simboli dei 20 giorni (tonalli) che si incontrano nel Codice e le divinità azteche ad essi correlati sono riportati nella seguente tabella sinottica[2].

Numero Simbolo Descrizione Nome azteco Divinità associata Significato del nome del Dio e funzione
1 Alligatore Cipactli Tonacatecuhtli Suprema divinità maschile.
2 Vento Ehecatl Quetzalcoatl "Serpente Piumato", divinità della conoscenza

e del Vento.

3 Casa Calli Tepeyollotl "Cuore della Montagna".
4 Lucertola Cuetzpalin Huehuecoyotl "Vecchio Coyote".
5 Serpente Coatl Chalchiuhtlicue "Veste di Giada", Dea dell'acqua e della

bellezza.

6 Morte Miquiztli Tecciztecatl "Signor Lumaca" oppure "Dio della Vecchia Luna",

Dio che divenne la Luna.

7 Cervo Mazatl Tlaloc "Nettare della Terra", Dio del tuono e della pioggia.
8 Coniglio Tochtli Mayahuel "Procuratrice di Agave", giovine che dopo la morte

divenne Dea della Pulque.

9 Acqua Atl Xiuhtecuhtli "Signore dell'Azzurro", anziano Dio del fuoco.
10 Cane Itzcuintli Mictlantecuhtli "Re del Mictlan", divinità malevola contraria alla

creazione dell'uomo.

11 Scimmia Ozomahtli Xochipilli "Giovine in Fiore" oppure "Principe dei Fiori", Dio

dell'ulama e della flora.

12 Erba Malinalli Patecatl "Signore della Medicina", biondo Dio della medicina

ed egli stesso dottore.

13 Canna Acatl Tezcatlipoca "Specchio Infuocato", Divinità maligna
14 Giaguaro Ocelotl Tlazolteotl "Dea delle Cose sporche", dea della sporcizia (peccati)

e dell'amore.

15 Aquila Cuauhtli Xipe Totec "Nostro Signore Scorticato, divinità della flora e

della primavera.

16 Avvoltoio Cozcacuauhtli Itzpapalotl "Farfalla di Ossidiana", mostro malvagio.
17 Movimento Ollin Xolotl "Animale", ibrido fra Cane ed Umano, guida del

Mictlan.

18 Selce Tecpatl Chalchiutotolin "Tacchino di Giada", Dio delle malattie.
19 Pioggia Quiahuitl Tonatiuh "Sole", nato dal sacrificio di Nanahuatl, divinità

datrice di vita.

20 Fiore Xochitl Xochiquetzal "Fiore Piumato", Dea delle donne.

Note

  1. ^ Jansen e Jiménez: p. 270.
  2. ^ Introduction to the Aztec Calendar, su azteccalendar.com.

Bibliografia

  • Boone, Elizabeth Hill, Cycles of Time and Meaning in the Mexican Books of Fate, Joe R. and Teresa Lozano Long series in Latin American and Latino art and culture, Austin, University of Texas Press, 2007, ISBN 978-0-292-71263-8, OCLC 71632174.
  • Brotherston, Gordon, The yearly seasons and skies in the Borgia and related codices, in Arara: Art and Architecture of the Americas, vol. 2, Colchester, UK, University of Essex, 1999, ISSN 1465-5047 (WC · ACNP), OCLC 163473451 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2008).
  • Díaz, Gisele, Alan Rodgers e Bruce E. Byland, The Codex Borgia: A Full-Color Restoration of the Ancient Mexican Manuscript, New York, Dover, 1993, ISBN 0-486-27569-8, OCLC 27641334.
  • Jansen, Maarten, e Gabina Aurora Pérez Jiménez, Renaming the Mexican Codices, in Ancient Mesoamerica, vol. 15, n. 2, London and New York, Cambridge University Press, 2004, pp. pp.267–271, ISSN 0956-5361 (WC · ACNP), OCLC 89722889.
  • Nowotny, Karl Anton, Tlacuilolli: style and contents of the Mexican pictorial manuscripts with a catalog of the Borgia Group, George A. Everett, Jr. and Edward B. Sisson (trans. and eds.), with a foreword by Ferdinand Anders, Norman, University of Oklahoma Press, 2005, ISBN 0-8061-3653-7, OCLC 56527102.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Codice Borgia

Collegamenti esterni

  • Codex Borgia (Galleria di immagini), su famsi.org.
  • The Codex Borgia, su angelfire.com.
  Portale Conquista spagnola delle Americhe
  Portale Letteratura