Giacomo Leonardis

Giacomo Leonardis da Giandomenico Tiepolo, Il cavadenti, 1756, incisione, 356 x456 mm (foglio)

Giacomo Leonardis (noto anche con i nomi Jacopo/Jacobus/Jacopus e i cognomi Lenardi/Lenardis) (Palmanova, 9 marzo 1723 – Venezia, 6 marzo 1797) è stato un incisore italiano.

Biografia

Infanzia e studi

Giacomo Leonardis nacque il 9 marzo 1723 a Palmanova nella Repubblica di Venezia da Giovanni Battista e da Anna Frigali, rimanendo ben presto orfano. Fu così allevato dallo zio religioso. Fu lui ad inserirlo nella bottega del pittore e ritrattista Pietro Bainville (1664–1749)[1].

Nel 1741 si trasferì a Venezia dove studiò da Giambattista Tiepolo, qui ottenne un premio nell’anno d’istituzione dell’Accademia del Nudo all'Accademia di Belle Arti di Venezia[1].

Il passaggio all'incisione

Nel 1945 passò all'incisione su rame, lavorando probabilmente nella bottega di Joseph Wagner, che dal 1739 si era trasferito a Venezia[1]. Dal 1950 si mette in proprio, forse lavorando nella casa di Cannaregio. È di questo periodo l'incisione di Maria Crucifixa Satellico per l'opera di Giovanni Battista Scaramelli sulla biografia della monaca francescana[1]

Oltre ad illustrare soprattutto edizioni di pregio, specialmente quelle di Antonio Zatta, ha inciso (e spesso pubblicato in proprio) diverse tavole di maestri italiani, tra cui Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Giuseppe Crespi, Sebastiano e Marco Ricci, Pietro Tempesta Giulio Carpioni, Sebastiano Conca e Tintoretto così come illustrazioni derivate da disegni di Francesco Fontebasso, di Gaetano Zompini e Pietro Antonio Novelli. Il pregio di Leonardis consisteva nel preservare il carattere dell'artista di cui riproduceva le opere. Seppe anche pioneristicamente fondere assieme la tecnica dell'acquaforte con quella bulino.

Principali edizioni illustrate

  • Il Goffredo, ovvero Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, Venezia, Antonio Groppo, 1760-61 (20 tavole tratte da Bernardo Castello e l'antiporta su disegno di Pietro Antonio Novelli)
  • Le rime del Petrarca brevemente esposte per Lodovico Castelvetro, Venezia, Antonio Zatta, 1756, II ed. (vignette finali sui disegni di G. Zompini e F. Fontebasso)
  • La Divina Commedia di Dante Alighieri con varie annotazioni, e copiosi Rami adornata…, Venezia, Antonio Zatta, 1757-1758 (sette tavole incise nel Purgatorio, su disegni di G. Diziani, Michelangelo Schiavoni, F. Fontebasso)
  • Ludovico Ariosto, Orlando furioso, Venezia, Antonio Zatta, 1772-73
  • Memorie del barone di Trenck comandante de’ Panduri, scritte da lui medesimo, Amsterdam (ovvero Venezia, Marco Carnioni),1754
  • Alberto Fortis, Viaggio in Dalmazia, Venezia, Alvise Milocco, 1774

Note

  1. ^ a b c d Cristina Donazzolo, 1998.

Bibliografia

  • AA.VV., Giacomo Leonardis incisore : Palmanova 1723 - Venezia 1797, a cura di Giuseppe Bergamini, Tavagnacco, Arti grafiche friulane, 2002.
  • Marino De Grassi, L’editoria illustrata veneziana del Settecento. Gli autori friulani, Udine, Del Bianco, 1984.
  • Cristina Donazzolo, Giacomo Leonardis (Jacopus) Antonio, su dizionariobiograficodeifriulani.it – Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
  • Giovanni Gori Gandellini, Notizie istoriche degli intagliatori, Siena, O. Porri, 1808.
  • Dario Succi, Da Carlevarijs ai Tiepolo. Incisori veneti e friulani del Settecento, Venezia, Albrizzi, 1983.
  • (EN) Suzanne Boorsch, Venetian prints and book in the age of Tiepolo, New York, The Metropolitan Museum of Art, 1997.
  • Maria Luisa Frongia, Giacomo Leonardis incisore di riproduzione, in Arte Veneta, 1971, pp. 212-220.

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