Governo Salandra II
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Governo Salandra II | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Antonio Salandra (Liberale) |
Coalizione | Liberali Partito Repubblicano Italiano |
Legislatura | XXIV |
Giuramento | 5 novembre 1914 |
Dimissioni | 12 giugno 1916 |
Governo successivo | 19 giugno 1916 |
Salandra I Boselli |
Il Governo Salandra II è stato in carica dal 5 novembre 1914[1] al 19 giugno 1916[2] per un totale di 592 giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 14 giorni.
Composizione
Carica | Titolare | Sottosegretari | ||
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Presidenza del Consiglio dei ministri | Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio | |||
Presidente del Consiglio dei ministri | Antonio Salandra (PLI) | Carica non assegnata | ||
Ministri senza portafoglio | ||||
Ministro senza portafoglio con delega alle Terre liberate | Salvatore Barzilai (PRI) | |||
Ministero | Ministri | Sottosegretari di Stato | ||
Affari esteri | Sidney Sonnino (PLI) | |||
Interno | Antonio Salandra (PLI) | |||
Agricoltura, Industria e Commercio | Giannetto Cavasola (PLI) |
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Colonie | Ferdinando Martini (PLI) | |||
Finanze | Edoardo Daneo (PLI) |
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Tesoro | Paolo Carcano (PLI) | |||
Giustizia e Affari di Culto | Vittorio Emanuele Orlando (PLI) | |||
Guerra | Vittorio Zupelli (Ind.) (fino al 4 aprile 1916) |
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Paolo Morrone (Ind.) | ||||
Lavori Pubblici | Augusto Ciuffelli (PLI) | |||
Marina | Leone Viale (Ind.) (fino al 23 settembre 1915) | |||
Antonio Salandra (PLI) (dal 24 settembre 1915 al 29 settembre 1915) | ||||
Camillo Corsi (Ind.) | ||||
Poste e Telegrafi | Vincenzo Riccio (PLI) |
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Pubblica Istruzione | Pasquale Grippo (PLI) |
Cronologia
- Luglio 1914: in seguito all'assassinio dell'erede al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando si innesca la "crisi di luglio"; entro il 4 agosto esplode la guerra tra gli imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Turchia) e la triplice intesa (Russia, Francia e Regno Unito)
- 16 ottobre 1914: muore a Roma il ministro degli esteri San Giuliano, che stava elaborando le eventuali condizioni per un intervento dell'Italia nella guerra
- 5 novembre 1914: al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'eventuale intervento italiano nella guerra, il premier Antonio Salandra rimette il suo incarico al re, ottenendo la riconferma regia; lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al secondo governo Salandra
- 18 dicembre 1914: per evitare l'entrata in guerra dell'Italia, l'ex-cancelliere tedesco Bernhard von Bülow viene incaricato di trattare la cessione di alcuni territori austriaci o nell'Adriatico (Missione von Bülow); il rifiuto di Vienna a qualsiasi cessione all'Italia causerà il fallimento dell'operazione
- 26 aprile 1915: viene siglato il Patto di Londra tra l'Italia e la Triplice intesa; l'accordo, rimasto segreto fino alla rivoluzione russa del 1917 e l'esposizione degli archivi zaristi, prevedeva l'entrata in guerra dell'Italia sul lato dell'Intesa in cambio di Trentino, Trieste e Dalmazia, oltre ad alcune rivendicazioni coloniali
- 7 maggio 1915: viene affondata dalla marina tedesca la nave commerciale statunitense RMS Lusitania, diretta verso il Regno Unito; l'incidente sarà uno dei pretesti per il futuro intervento americano nella guerra
- Nello stesso periodi in Italia inizia il periodo del "radioso maggio", che vede le piazze mobilitate e divise in favore della neutralità o dell'intervento
- 24 maggio 1915: l'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria, contro le aspettative dell'Intesa per un intervento contro tutti gli Imperi centrali
- 21 agosto 1915: l'Italia estende la dichiarazione di guerra all'Impero ottomano
- 19 ottobre 1915: l'Italia estende la dichiarazione di guerra alla Bulgaria, entrata in guerra con gli Imperi centrali
- 14 febbraio 1916: la città di Milano subisce i bombardamenti austro-ungarici
- 15 maggio 1916: inizia l'offensiva di primavera nel Trentino meridionale; gli italiani non riescono tuttavia a sfondare le difese austriache
- 18 giugno 1916: a causa del fallimento dell'offensiva italiana in Trentino e nell'Isonzo, Salandra viene messo in minoranza alla Camera, portandolo alle dimissioni e alla sostituzione il giorno stesso con un governo di unità nazionale presieduto da Paolo Boselli[4]
Note
- ^ Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato, su archiviolastampa.it, 6 novembre 1914, p. 1.
- ^ Il Re riceve il giuramento dei nuovi Ministri, su archiviolastampa.it, La Stampa, 20 giugno 2016, p. 1.
- ^ Istituito con R.D. n. 1065 del 9 luglio 1915
- ^ "The Ministerial Crisis in Italy." Economist [London, England] 17 June 1916: 1140. The Economist Historical Archive, 1843-2012.
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