Guido Matthey

Guido Matthey
NascitaTorino, 1913
MorteSanta Coloma, 16 gennaio 1939
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
RepartoVIII Gruppo da 65/17
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
Comandante diBatteria da accompagnamento da 65/17 del 1º Reggimento "Frecce Azzurre"
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Manuale

Guido Matthey (Torino, 1913 – Santa Coloma, 16 gennaio 1939) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia

Nacque a Torino nel 1913, figlio di Ettore e Giulia Ceppo.[2] Conseguito il diploma in agrimensura presso l'Istituto tecnico "Germain Sommeiller" di Torino venne assunto come geometra presso l'Azienda autonoma statale della strada.[1] Arruolato nel Regio Esercito iniziò a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento di artiglieria a Bra, dove conseguì la promozione a sottotenente dell'arma d'artiglieria assegnato al 1º Reggimento artiglieria pesante campale dal giugno 1932.[1] Promosso tenente a scelta ordinaria dal 1º luglio 1936, prestò brevemente servizio da richiamato in servizio presso l'8º Reggimento artiglieria d'armata.[1] Nel giugno 1938 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, assegnato alla batteria da accompagnamento da 65/17 del 1º Reggimento "Frecce Azzurre", di cui successivamente ne assunse il comando.[1] Già decorato con una medaglia di bronzo al valor militare, cadde in combattimento a Santa Coloma il 16 gennaio 1939, e per il coraggio dimostrato in questo frangente venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di batteria d’accompagnamento da 65/17, a malgrado dell’infermità di un arto che lo costringeva a zoppicare, teneva il comando durante 25 giorni di continuo movimento, rifiutando di essere spedalizzato. In una giornata di aspro combattimento portava i suoi pezzi sulla linea della fanteria e l’impiegava con perizia e ardimento in tutte le fasi della lotta, appoggiando in modo efficacissimo l’azione dei fanti, che ebbero a giudicare provvidenziale il suo intervento. Sottoposto a energica reazione delle artiglierie e delle mitragliatrici avversarie, che smontavano tutti i pezzi della batteria, meno uno, personalmente, in piedi e allo scoperto, dirigeva il fuoco di questo, finché una raffica di mitragliatrice lo abbatteva. Santa Coloma, 16 gennaio 1939.[3]»
— Regio Decreto del 18 aprile 1940.[4]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Monleon, 19-20 luglio 1938

Note

Annotazioni


Fonti

  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1940, p. 6813. URL consultato il 12 marzo 2022.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 18 maggio 1940, registro 16 guerra, foglio 317.

Bibliografia

  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 358.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Matthey, Guido, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2022.
  • Matthey, Guido, su MOVM. URL consultato il 31 gennaio 2022.
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