Ivrea, città industriale del XX secolo è il nome con il quale è stata inserita la città di Ivrea nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. La sua iscrizione nell'elenco risale al 1º luglio 2018 e fu annunciata in occasione della 42ª sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale svoltasi nel giugno dello stesso anno in Bahrein; i confini dell'area del sito hanno subito alcune lievi modifiche nel 2021. Si tratta del 54º sito UNESCO italiano.
Il sito è inserito nell'elenco secondo il criterio IV: "offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana".
Indice
1Il patrimonio
2La candidatura
3Note
4Voci correlate
5Altri progetti
6Collegamenti esterni
Il patrimonio
La città industriale di Ivrea fu costruita tra gli anni 1930 e 1960 da Adriano Olivetti per l'omonima azienda.
Il sito di Ivrea è costituito dai seguenti edifici[1]:
L'area del sito è composta da un insieme urbano composto da 27 tra edifici e complessi architettonici progettati da importanti architetti e urbanisti italiani del XX secolo. Gli edifici sono rimasti immutati per forma, struttura e materiali e hanno conservato la loro autenticità e originalità[2].
Note
^I beni, su ivreacittaindustriale.it. URL consultato il 23 ottobre 2021.
^abLa candidatura di Ivrea a Patrimonio Mondiale dell'Unesco, su ivreacittaindustriale.it. URL consultato il 23 ottobre 2021.