Juan de Espina

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Juan de Espina (Ampuero, 1568 – Madrid, 31 dicembre 1642) è stato un presbitero e musicologo spagnolo.

Biografia

Studiò presso l'Università di Alcalá de Henares e si segnalò come musicologo.

Raccolse un celebre gabinetto di curiosità e acquistò due codici di Leonardo da Vinci da eredi di Pompeo Leoni. L'acquisto è attestato da una descrizione del 1633.

(ES)

«Prométote que tiene cosas singularísimas y dignas de ser vistas [...]. Allí vi dos libros dibujados y manuscritos de mano del gran Leonardo de Vinchi, de particular curiosidad y doctrina que, a quererlos feriar, no los dexaría por ninguna cosa el Príncipe de Gales quando estuvo en esta Corte150, mas siempre los estimó sólo dignos hasta que después de muerto los heredase el Rei, nuestro señor, como todo lo demás curioso y exquisito que pudo adquirir en el progreso de su vida, que assí lo ha dicho siempre.»

(IT)

«Assicuro che possiede cose assai singolari e degne di essere viste [...] Lì vidi due libri disegnati e scritti di mano del grande Leonardo da Vinci, di particolare curiosità e dottrina; il principe di Galles avrebbe dato qualsiasi cosa per poterli avere quando si trovava in questa Corte, ma [de Espina] li considerò degni di passare dopo la sua morte solo al Re, nostro signore, come ogni altra cosa curiosa e squisita che avrebbe potuto acquistare nel corso della sua vita, così come ha sempre affermato.»

(Vicente Carducho[1])

Questo interessamento del re Carlo I d'Inghilterra è probabilmente da porre in relazione con alcune lettere che mostrano come attorno al 1630 a più riprese lord Arundel avesse cercato inutilmente di acquistare i codici dal de Espina.

Nel 1631 è indicato che il de Espina venne brevemente trattenuto dall'Inquisizione spagnola.[2]

Note

  1. ^ (ES) V. Carducho, Dialogos de la pintura, 1633, p. 156.
  2. ^ The Life, Correspondence & Collections of Thomas Howard, Earl of Arundel, 1921, p. 300.

Bibliografia

  • C. Pedretti e M. Cianchi, Codici di Madrid, in Leonardo. I codici, Art Dossier, n. 100, aprile 1995, pp. 42-45.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 168919142 · ISNI (EN) 0000 0001 1799 9592 · BNE (ES) XX4685422 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-462156858523449780005
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