Proveniente dal ramo di Capua dalla famiglia di duchi napoletani che aveva dato i natali a san Tommaso d'Aquino, terzo figlio di Francesco e Beatrice di Guevara, compì studi di giurisprudenza, con particolare riferimento al diritto canonico[1]. Ordinato sacerdote nel 1571, fu prima cameriere del pontefice Pio V e successivamente nominato vescovo di Venafro, carica che mantenne tra il 1581 e il 1621[1]. Il 24 giugno 1608 fu nominato da papa Paolo V nunzio apostolico in Svizzera[2], dove rimase fino al 1613, e successivamente presso Carlo Emanuele I di Savoia. Divenne governatore di Perugia nel 1613 e nel 1616 fu ordinato cardinale. Morì a Roma il 12 febbraio 1621 durante il conclave che avrebbe eletto papa Gregorio XV, nel corso del quale sembra fosse stato inserito nella lista dei papabili[2].
^abLadislao D Aquino in Dizionario Biografico – Treccani
Opere
Relazione della Nunziatura de' Svizzeri
Informazione mandata dal sig. card. d'A. a mons. Feliciano vescovo di Foligno per il paese de' Svizzeri
Bibliografia
H. Schreiber (a cura di), «Information des Cardinals d'Aquino für seinen Amtsnachfolger», in Taschenbuch für Geschichte und Altertum in Süddeutschland, 5, 1846, 223-256
U. Fink, Luzerner Nuntiatur 1586-1873, 1997
Lettere da Roma ai Nunzi pontifici in Svizzera negli anni 16o9-1615, in Bollett. stor. d. Svizzera Ital.,XXIII(1901)
L. Cardella, Memorie storiche de' Cardinali della Santa Romana Chiesa, VI. Roma 1793
J. G. Mayer. Das Konzil von Trient und die Gegenreformation in der Schweiz,I,Stans 1901.
H. Biaudet, Les nonciatures apostoliques permanentes jusqu'en 1648. Helsinki 1910
G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923