Malleabilità

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La malleabilità è una proprietà tecnologica della materia, che indica la capacità di un corpo o di un materiale (in particolare di un metallo) di essere facilmente deformabile e riducibile in strati laminiformi sottili[1] (ovvero la sua capacità di essere sottoposto a laminazione senza che le proprietà meccaniche del materiale ne risentano).[2] Il termine deriva dal latino "malleum", che vuol dire martello. Il metallo più malleabile è l'oro da cui per esempio si possono ottenere lamine semitrasparenti color giallo, seguito dal palladio e dall'alluminio.In sintesi è la proprietà dei metalli di essere lavorati sotto forma di lastre.

Note

  1. ^ Turchetti, p. 66.
  2. ^ Marchese, p. 94.

Bibliografia

  • Bernardo Marchese, Tecnologia dei materiali e chimica applicata, 2ª ed., Liguori Editore Srl, 1975, ISBN 88-207-0390-4.
  • Enrico Turchetti, Romana Fasi, Elementi di Fisica, 1ª ed., Zanichelli, 1998, ISBN 88-08-09755-2.

Voci correlate

  • Duttilità
  • Lavorabilità

Collegamenti esterni

  • (EN) malleability, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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