Medicamina faciei femineae

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento componimenti poetici non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Medicamina faciei feminae
Titolo originaleDe medicamine formae foeminae
Antichi unguentaria romani per cosmetici
AutorePublio Ovidio Nasone
1ª ed. originale1 a.C.-8 d.C.
Genereelegia
Lingua originalelatino
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Il Medicamina faciei femineae (o De medicamine formae foeminae) è un poemetto di Ovidio sui cosmetici delle donne.

La breve opera, poco più che un'elegia (si compone di cento versi), dà alle donne della nobiltà romana galanti precetti sull'uso di cosmetici, con uno stile adatto ad un ambiente salottiero. Il poemetto doveva avere forse più ampio respiro ed è indicativo del desiderio, da parte del poeta, di aderire al gusto del tempo per la poesia didascalica.

Il Medicamina faciei è lontano dalla poesia soggettiva ed è influenzato da modelli alessandrini; l'opera, dedicata alla precettistica erotica, precede l'Ars amatoria, in cui Ovidio tratta a fondo il tema dell'amore.


Controllo di autoritàVIAF (EN) 213214766 · BAV 492/47329 · LCCN (EN) n89627687 · GND (DE) 4228247-0 · BNF (FR) cb12213132m (data) · J9U (ENHE) 987007326560205171
  Portale Antica Roma
  Portale Letteratura
  Portale Lingua latina