Numero di Froude

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In meccanica dei fluidi il numero di Froude (abbreviato come F r {\displaystyle \mathrm {Fr} } o F n {\displaystyle \mathrm {Fn} } ) è un gruppo adimensionale che mette in relazione la forza d'inerzia e il peso; deve il suo nome a quello dell'ingegnere idrodinamico ed architetto navale inglese William Froude.

Definizione

Il numero di Froude è definito come la radice quadrata del rapporto fra forza d'inerzia e peso, che conduce a:[1]

F r = V 0 g L 0 {\displaystyle \mathrm {Fr} ={\frac {V_{0}}{\sqrt {g\,L_{0}}}}}

dove:

  • L {\displaystyle L} 0 è una lunghezza di riferimento [m];
  • V 0 {\displaystyle V_{0}} è il modulo di una velocità di riferimento [m/s];
  • g {\displaystyle g} è il modulo dell'accelerazione di gravità [m/s²].

Il numero di Froude può essere anche espresso in funzione del numero di Richardson (è infatti il reciproco della sua radice quadrata).

L'inverso del numero di Froude è pari al numero di Reech.[2]

Origine

Per ricavare l'espressione del numero di Froude, si esprime il rapporto tra forza d'inerzia e forza peso in termini generali.

La forza d'inerzia ( F {\displaystyle {\vec {F}}} ) può essere scritta, in base al secondo principio della dinamica classica, come prodotto tra massa ( m {\displaystyle m} ) ed accelerazione ( a {\displaystyle {\vec {a}}} ):

F = m a {\displaystyle {\vec {F}}=m\cdot {\vec {a}}}

In una situazione generica, considerando l'equazione in termini di modulo dei vettori, si considera una massa di riferimento m 0 {\displaystyle m_{0}} , mentre l'accelerazione a {\displaystyle a} può essere espressa come il rapporto tra una lunghezza di riferimento L 0 {\displaystyle L_{0}} e il quadrato di un tempo di riferimento t 0 {\displaystyle t_{0}} , cioè:

F = m 0 L 0 t 0 2 {\displaystyle F={\frac {m_{0}\,L_{0}}{t_{0}^{2}}}}

moltiplicando e dividendo per L 0 {\displaystyle L_{0}} , si ottiene:

F = m 0 L 0 2 t 0 2 L 0 {\displaystyle F={\frac {m_{0}\,L_{0}^{2}}{t_{0}^{2}\,L_{0}}}}

Si pone L 0 t 0 {\displaystyle {\frac {L_{0}}{t_{0}}}} pari ad una velocità di riferimento V 0 {\displaystyle V_{0}} , per cui:

F = m 0 V 0 2 L 0 {\displaystyle F={\frac {m_{0}\,V_{0}^{2}}{L_{0}}}}

La forza peso P {\displaystyle P} risulta essere il prodotto tra massa di un corpo ed accelerazione di gravità agente su di esso, ovvero:

P = m g {\displaystyle P=m\cdot g}

Ricorrendo a delle grandezze di riferimento, possiamo scrivere:

P = m 0 g {\displaystyle P=m_{0}\cdot g}

Dividendo membro a membro le espressioni delle due forze in termini di grandezze di riferimento, abbiamo:

F P = ( m 0 V 0 2 L 0 ) m 0 g = V 0 2 g L 0 {\displaystyle {\frac {F}{P}}={\frac {\left({\frac {m_{0}\,V_{0}^{2}}{L_{0}}}\right)}{m_{0}\,g}}={\frac {V_{0}^{2}}{g\,L_{0}}}}

a questo punto, mettendo il rapporto delle forze sotto radice, si ottiene l'espressione del numero di Froude:

F P = V 0 2 g L 0 = V 0 g L 0 = F r {\displaystyle {\sqrt {\frac {F}{P}}}={\sqrt {\frac {V_{0}^{2}}{g\,L_{0}}}}={\frac {V_{0}}{\sqrt {g\,L_{0}}}}=\mathrm {Fr} }

Adimensionalità

Per verificare l'adimensionalità del numero di Froude si sfrutta l'analisi dimensionale, cioè si esprimono i parametri in termini di grandezze fondamentali nel sistema internazionale di unità di misura.

Considerando l'equazione dimensionale[3]:

[ F r ] = [ V ] [ g h ] = [ m s 1 ] [ m s 2 m ] 1 2 = [ m ] [ s ] 1 [ m ] [ s ] 1 = 1 {\displaystyle [\mathrm {Fr} ]={[V] \over [{\sqrt {g\cdot h}}]}={[m\cdot s^{-1}] \over [m\cdot s^{-2}\cdot m]^{1 \over 2}}={{[m]\cdot [s]^{-1}} \over {[m]\cdot [s]^{-1}}}=1}

Siccome il risultato dell'eguaglianza è un valore numerico privo di unità di misura, ne discende che il numero di Froude è un numero adimensionale.

Applicazioni

Correnti fluviali a pelo libero

Lo stesso argomento in dettaglio: Correnti a pelo libero.

Per lo studio delle correnti a pelo libero, la lunghezza caratteristica L 0 {\displaystyle L_{0}} del numero di Froude assume il valore dell'altezza del tirante idrico h m {\displaystyle h_{m}} della sezione trasversale fluviale rettangolare di area uguale a quella della sezione trasversale considerata, quindi:[4]

F r = U g h m = U g A / B {\displaystyle \mathrm {Fr} ={\frac {U}{\sqrt {g\cdot h_{m}}}}={\frac {U}{\sqrt {g\cdot A/B}}}}

dove:

  • U {\displaystyle U} è la velocità media della corrente nella sezione trasversale del fiume, in m/s;
  • A {\displaystyle A} è l'area bagnata nella sezione, in m²;
  • B {\displaystyle B} è la larghezza del pelo libero in superficie nella sezione, in m;
  • h m {\displaystyle h_{m}} è l'altezza del tirante idrico della sezione rettangolare di area uguale a quella della sezione considerata, in m.

Dal numero di Froude si può determinare:

  • se la corrente in una certa sezione trasversale sarà subcritica (lenta), critica o supercritica (veloce);
  • se quando c'è il passaggio della corrente attraverso l'altezza critica si verifica un risalto idraulico o un salto diretto[non chiaro];
  • il tipo di risalto idraulico che si verifica.

Corrente subcritica, critica e supercritica

La seguente trattazione parte dall'ipotesi che il vettore velocità della perturbazione abbia una componente verticale costante, perciò non rientrano tra queste le comuni onde marine e le onde generate dalle navi con il loro moto (le onde a cui Froude era maggiormente interessato).

Il numero di Froude ha un significato cinematico correlato alla tipologia di regime di moto di una corrente a pelo libero, che può essere di tipo subcritico, critico o supercritico. Inoltre, si può dimostrare che per un liquido incomprimibile confinato inferiormente in un canale, la quota del pelo libero dipende dal numero di Froude.

A tal fine, si consideri una perturbazione della superficie libera di ampiezza infinitesima d h {\displaystyle dh} che risale la corrente con velocità di modulo v {\displaystyle v} , assunto positivo quando il vettore velocità della perturbazione v {\displaystyle {\vec {v}}} è di verso opposto al vettore velocità della corrente U {\displaystyle {\vec {U}}} e negativo quando il vettore v {\displaystyle {\vec {v}}} ha lo stesso verso del vettore U {\displaystyle {\vec {U}}} . A causa dell'innalzamento della superficie libera in prossimità della perturbazione si ha un rallentamento infinitesimo della corrente d U {\displaystyle dU} .

Si applicano i bilanci di massa e di energia al volume di controllo in esame[non chiaro], assunto il moto unidirezionale rispetto all'asse orizzontale e quindi considerando solo i moduli dei vettori velocità, U {\displaystyle U} per U {\displaystyle {\vec {U}}} e v {\displaystyle v} per v {\displaystyle {\vec {v}}} .

  • dal bilancio di massa si ricava:
    ( U + v ) h m = ( U + v d U ) ( h m + d h ) {\displaystyle (U+v)\cdot h_{m}=(U+v-dU)\cdot (h_{m}+dh)}
  • dal bilancio di energia si ricava:
    h m + z + 1 2 g ( U + v ) 2 = h m + d h + z f + 1 2 g ( U + v d U ) 2 {\displaystyle h_{m}+z+{\frac {1}{2\,g}}(U+v)^{2}=h_{m}+dh+z_{f}+{\frac {1}{2\,g}}(U+v-dU)^{2}}
    dove z f {\displaystyle z_{f}} indica la quota del fondo del canale.

Dal bilancio di massa, trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al primo, si ricava la seguente l'espressione:

( U + v ) h m = ( U + v ) h m + ( U + v ) d h d U h m {\displaystyle (U+v)\cdot h_{m}=(U+v)\cdot h_{m}+(U+v)\cdot dh-dU\cdot h_{m}}

la quale semplificata equivale a:

0 = ( U + v ) d h d U h m {\displaystyle 0=(U+v)\cdot dh-dU\cdot h_{m}} .

Riarrangiando i termini si ottiene:

( U + v ) d h = d U h m {\displaystyle (U+v)\cdot dh=dU\cdot h_{m}} .

Sfruttando l'equazione del bilancio di energia e trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al primo, si ricava la seguente espressione:

1 2 g ( U + v ) 2 = d h + 1 2 g ( ( U + v ) 2 2 ( U + v ) d U ) {\displaystyle {\frac {1}{2\,g}}(U+v)^{2}=dh+{\frac {1}{2\,g}}((U+v)^{2}-2(U+v)\cdot dU)}

che semplificata equivale a:

d h = 1 g ( U + v ) d U {\displaystyle dh={\frac {1}{g}}(U+v)\cdot dU} .

Inserendo tale espressione di d h {\displaystyle dh} nell'equazione del bilancio di massa, si ottiene:

1 g ( U + v ) 2 d U = d U h {\displaystyle {\frac {1}{g}}(U+v)^{2}\cdot dU=dU\cdot h}

Semplificato il termine d U {\displaystyle dU} e moltiplicando entrambi i membri dell'equazioni per g {\displaystyle g} , si ottiene:

( U + v ) 2 = g h m {\displaystyle (U+v)^{2}=g\cdot h_{m}} .

Applicando la radice quadra ad entrambi i membri dell'equazione si ottengono le seguenti due soluzioni distinte v 1 {\displaystyle v_{1}} e v 2 {\displaystyle v_{2}} :

{ U + v 1 = + g h m U + v 2 = g h m {\displaystyle {\begin{cases}U+v_{1}=+{\sqrt {g\cdot h_{m}}}\\U+v_{2}=-{\sqrt {g\cdot h_{m}}}\end{cases}}}

Esplicitando v {\displaystyle v} nelle due equazioni si ha:

{ v 1 = U + g h m v 2 = U g h m {\displaystyle {\begin{cases}v_{1}=-U+{\sqrt {g\cdot h_{m}}}\\v_{2}=-U-{\sqrt {g\cdot h_{m}}}\end{cases}}}

La velocità di un lato del fronte d'onda della perturbazione ( v 2 {\displaystyle v_{2}} ) è sempre di segno negativo, essendo dato dalla somma cambiata di segno di due quantità sempre positive, e quindi discende sempre la corrente; la velocità dell'altro lato della perturbazione ( v 1 {\displaystyle v_{1}} ), invece, può essere di segno negativo o positivo a seconda che U {\displaystyle U} sia rispettivamente maggiore o minore di g h m {\displaystyle {\sqrt {g\cdot h_{m}}}} .

Perciò, qualora il fronte d'onda di monte della perturbazione non riesca a risalire la corrente, cioè nel caso U {\displaystyle U} sia maggiore di g h m {\displaystyle {\sqrt {g\cdot h_{m}}}} e quindi maggiore di v 1 {\displaystyle v_{1}} , il numero di Froude è maggiore di 1, e si è in condizioni supercritiche[5]; nel caso in cui il fronte d'onda di monte della perturbazione riesca a risalire la corrente, cioè nel caso U {\displaystyle U} sia inferiore di g h m {\displaystyle {\sqrt {g\cdot h_{m}}}} e quindi inferiore di v 1 {\displaystyle v_{1}} , il numero di Froude è minore di 1, e si dice che si è in condizioni subcritiche[6].

Ricapitolando si ha che:[4]

  • se F r < 1 {\displaystyle \mathrm {Fr} <1} la corrente è subcritica (lenta);
  • se F r = 1 {\displaystyle \mathrm {Fr} =1} la corrente è nel suo punto critico;
  • se F r > 1 {\displaystyle \mathrm {Fr} >1} la corrente è supercritica (veloce).

A parità di condizioni al contorno, il tirante idrico h m {\displaystyle h_{m}} in regime di moto subcritico risulta essere maggiore di quello in regime di moto supercritico.

Risalto idraulico

Lo stesso argomento in dettaglio: Risalto idraulico.
Risalto idraulico lungo un fiume

Per valutare il raccordo tra corrente lenta e corrente veloce si ha che:

  • se F r 2 < 2 {\displaystyle \mathrm {Fr} ^{2}<2} si è in presenza di un salto diretto;
  • se F r 2 > 2 {\displaystyle \mathrm {Fr} ^{2}>2} si è in presenza di un risalto idraulico.[senza fonte]

Per conoscere il tipo di risalto idraulico che si verifica si fa riferimento al valore del numero di Froude F r 1 {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}} nella sezione di monte al passaggio dalla corrente veloce alla corrente lenta; in particolare si hanno i seguenti intervalli di valori:[7]

  • se F r 1 [ 1 , 0   ;   1 , 7 ] {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}\in [1,0\ ;\ 1,7]} si ha un risalto ondulato, con onde stazionarie e l'altezza coniugata nel risalto di valle è di poco maggiore a quella di monte;
  • se F r 1 [ 1 , 7   ;   2 , 5 ] {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}\in [1,7\ ;\ 2,5]} si ha un risalto debole, con piccole ondulazioni della superficie e l'altezza coniugata nel risalto di valle è due o tre volte quella di monte;
  • se F r 1 [ 2 , 5   ;   4 , 5 ] {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}\in [2,5\ ;\ 4,5]} si ha un risalto oscillante, con pulsazioni intense che possono danneggiare i canali in terra;
  • se F r 1 [ 4 , 5   ;   9 , 0 ] {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}\in [4,5\ ;\ 9,0]} si ha un risalto stazionario, con onde stabili e grandi dissipazioni di energia;
  • se F r 1 > 9 , 0 {\displaystyle \mathrm {Fr} _{1}>9,0} si ha un risalto impetuoso, con onde violente e intermittenti e l'altezza coniugata nel risalto di valle è maggiore di dodici volte quella di monte.

Idrodinamica navale

Tipo di moto ondoso e velocità per valori differenti del numero di Froude.

Nelle applicazioni idrodinamiche marine, il numero di Froude viene solitamente indicato con la notazione F n {\displaystyle \mathrm {Fn} } ed è definito come:[8]

F n L = u g L {\displaystyle \mathrm {Fn} _{L}={\frac {u}{\sqrt {g\cdot L}}}}

dove:

  • u {\displaystyle u} è la velocità di flusso relativa tra mare e nave;
  • g {\displaystyle g} è l'accelerazione di gravità;
  • L {\displaystyle L} è la lunghezza della nave al livello della linea di galleggiamento, o L w 1 {\displaystyle L_{w1}} in alcune notazioni.

È un parametro importante rispetto alla resistenza al moto della nave, specialmente in termini di resistenza d'onda.

Nel caso di imbarcazioni plananti, dove la lunghezza della linea di galleggiamento è troppo dipendente dalla velocità per essere significativa, il numero di Froude è meglio definito come "numero di Froude volumetrico" e la lunghezza di riferimento è considerata come la radice cubica dello spostamento volumetrico dello scafo:

F n V = u g V 3 {\displaystyle \mathrm {Fn} _{V}={\frac {u}{\sqrt {g\cdot {\sqrt[{3}]{V}}}}}}

Note

  1. ^ Weisstein (1).
  2. ^ Weisstein (2).
  3. ^ Le parentesi quadre attorno ad una grandezza indicano che si stanno considerando le sue unità di misura.
  4. ^ a b Çengel et al. (2007), p. 436.
  5. ^ essendo U {\displaystyle U} maggiore della velocità critica g h m {\displaystyle {\sqrt {g\cdot h_{m}}}}
  6. ^ essendo U {\displaystyle U} minore della velocità critica g h m {\displaystyle {\sqrt {g\cdot h_{m}}}}
  7. ^ Çengel et al. (2007), p. 472.
  8. ^ Newman (1977), p. 28.

Bibliografia

  • Yunus A. Çengel e John M. Cimbala, Meccanica dei fluidi, a cura di Giuseppe Cozzo e Cinzia Santoro, McGraw-Hill, 2007, ISBN 978-88-386-6384-0, OCLC 799749775.
  • (EN) Eric W. Weisstein, Froude Number -- from Eric Weisstein's World of Physics, su scienceworld.wolfram.com.
  • (EN) Eric W. Weisstein, Reech Number -- from Eric Weisstein's World of Physics, su scienceworld.wolfram.com.
  • Articolo di Le Scienze "Come lappa il gatto: un miracolo fluidodinamico", su lescienze.espresso.repubblica.it.
  • John Nicholas Newman, Marine hydrodynamics, Cambridge, Massachusetts, MIT Press, 1977, ISBN 978-0-262-14026-3.

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