Pappa tiberioupolis
![Abbozzo](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0e/Puzzle_stub.svg/45px-Puzzle_stub.svg.png)
Pappa Πάππα - Pappa | |
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Utilizzo | Città |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Distretto | Beyşehir |
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![Mappa di localizzazione: Turchia](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Turkey_location_map.svg/288px-Turkey_location_map.svg.png)
![Pappa](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0c/Red_pog.svg/8px-Red_pog.svg.png)
Pappa (greco: Πάππα) era un'antica cittadina del Thema Frigia, nell'attuale Turchia centro-meridionale, corrispondente all'odierno villaggio di Yunuslar.
Storia
Pappa o Tiberioupolis (talvolta in alcune fonti, Tiberiapolis, e Pappa-Tiberiopolis) fu una città della provincia romana della Frigia Pacatiana, menzionata da Tolomeo,[1] Socrate of Constantinopoli[2] e Ierocle.[3]
All'epoca dell'imperatore Traiano godette del privilegio di battere moneta.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9d/Roman_Sarcophagus_%286526103787%29.jpg/220px-Roman_Sarcophagus_%286526103787%29.jpg)
Era situata nell'attuale villaggio di Yunuslar, distretto di Beyşehir, nella provincia di Konya, Turchia.[4]. A Pappa venne scoperto il famoso sarcofago romano che mostra le dodici fatiche di Ercole adesso esposto al Museo Archeologico di Konya.[4]
Venne cristianizzata molto presto. Qui, Niceforo, un presbitero a Tiberiopolis venne martirizzato nel 361 o 362, e più tardi canonizzato.[5] La sua festa viene celebrata il 28 novembre.[5]
Vescovato
Il vescovato di Pappa-Tiberioupolis compare nel più antico Notitiae episcopatuum greco tra i vescovati suffraganei di Laodicea al Lico, capitale e sede metropolitana della tarda provincia romana di Frigia Pacatiana, ma nell'VIII secolo venne unito alla Diocesi di Ierapoli, capitale e sede metropolitana della Frigia Pacatiana Seconda, e come tale compare nelle Notitiae episcopatuum del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli fino al XIII secolo, quando l'area venne invasa e saccheggiata dai Turchi Selgiuchidi. [6].
Note
- ^ V, 2, 25.
- ^ Hist. eccl., VII, 46.
- ^ Synecdemus, 668, 9.
- ^ a b Copia archiviata, su aregem.kulturturizm.gov.tr. URL consultato l'11 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2017).
- ^ a b St. Nicephorus, Presbyter, at Tiberiopolis - Catholic Online, su catholic.org. URL consultato il 14 agosto 2016.
- ^ Friedrich Hild, " Phrygien und Pisidien ", 355
Bibliografia
- TIB 7: Klaus Belke e Norbert Mersich, Phrygien und Pisidien, 1990, ISBN 978-3700116981
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f5/Pot-artenac_alt.png/19px-Pot-artenac_alt.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/53/Jordens_inre.svg/24px-Jordens_inre.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/49/Flag-map_of_Turkey.svg/25px-Flag-map_of_Turkey.svg.png)