Psychopathia sexualis

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Psychopathia Sexualis
Titolo originalePsychopathia Sexualis: eine klinisch-forensische Studie
AutoreRichard von Krafft-Ebing
1ª ed. originale1886
1ª ed. italiana1931
Generesaggio
Sottogenerestudio clinico sulle patologie sessuali
Lingua originaletedesco
Preceduto daGrundzüge der Kriminalpsychologie für Juristen
Seguito daDie progressive allgemeine Paralyse
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Psychopathia Sexualis (Psicopatia sessuale), dello psichiatra Richard Freiherr von Krafft-Ebing, è uno dei primi testi che parla di patologie sessuali.

Per la prima volta pubblicato nel 1886 col sottotitolo "con speciale riferimento all'istinto sessuale di carattere contrario: uno studio medico-forense", il libro espone un vasto elenco di parafilie, con particolare enfasi sull'omosessualità maschile (l'istinto di carattere contrario del sottotitolo). Krafft-Ebing coniò in questo testo anche i termini sadismo e masochismo.

La rilevanza dell'opera discende anche dall'essere stato uno dei primi lavori sull'omosessualità; l'autore avanzò per primo la teoria secondo cui il cervello degli omosessuali subirebbe una "inversione sessuale", a causa di fattori biologici, allo stadio di embrione o feto. Nelle prime edizioni il libro elencava l'omosessualità fra le perversioni del comportamento sessuale. A seguito di ricerche durante molti anni su soggetti omosessuali, l'autore arrivò a cambiare la sua opinione iniziale sostenendo la sanità mentale degli omosessuali e la natura non perversa dell'omosessualità[senza fonte].Il libro, in particolare nelle sue edizioni finali, fu all'epoca considerato in modo controverso, destando particolare irritazione negli ambienti clericali, sia per il giudizio sull'omosessualità, sia per la classificazione del desiderio di martirio e umiliazione della carne di natura religiosa come manifestazioni di masochismo.

I contenuti del testo ebbero comunque, nella prima parte del ventesimo secolo, una considerevole influenza sulla psichiatria forense continentale/europea.

Per inciso, dal 1993 l'omosessualità non è più inclusa fra le parafilie del DSM e l'OMS l'ha definita "una variante naturale del comportamento umano"; già nel 1974 l'APA (Associazione degli psicologi USA) ne aveva deliberato con un referendum fra gli iscritti, la "naturalità".[1]

Influenze nella cultura di massa

  • Lo stesso titolo ha un volume di storie a fumetti realizzato dal fumettista spagnolo Miguel Ángel Martín, Psychopathia sexualis, pubblicato nel 1995; come il libro di Krafft-Ebing, tratta di fatti di cronaca riguardanti patologie sessuali; mentre in Spagna il fumetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, in Italia è stato inizialmente oggetto di censura e venne posto sotto sequestro da parte della magistratura; l'editore Jorge Vacca è stato processato e, il 13 marzo 2001, assolto "perché il fatto non sussiste".[2][3]
  • Nel 2006 un film erotico-noir, basato su questo libro e con lo stesso titolo, è stato prodotto ad Atlanta dal regista indipendente Brett Wood.
  • L'ottavo episodio della prima stagione de L'alienista, serie televisiva statunitense trasmessa nel 2018 e basata sull'omonimo romanzo di Caleb Carr, prende il titolo dal libro. La trama della serie TV si snoda attorno a omicidi ricollegati a patologie psichiatriche legate alla sessualità.

Edizioni italiane

  • Psychopathia Sexualis, traduzione di Piero Giolla (sulla 16ª e 17ª edizione, rifuse dal dott. A.Moll), Milano, Edizioni Schor, 1931, pp. XIII-934. Carlo Manfredi Editore, Milano, 1953-1966, pp.XI-1000.
  • Psicopatia sessuale, traduzione di Federico Rasetschnig, Roma, Edizioni Mediterranee, 1964.
  • Psychopathia Sexualis, Pgreco, 2011, pp. 1000, 2 voll.
  • Biografie sessuali. I casi clinici della Psychopathia Sexualis di Richard von Krafft Ebing, Prefazione di Giorgio Agamben, a cura di F. Verzotto, trad. P. Giolla, Collana La quarta prosa, Neri Pozza, 2006-2014, p. 590.

Note

  1. ^ Grillini F., Politica e omosessualità: alcune considerazioni tra passato e presente, in Micromega, 5, 1995.
  2. ^ Psychopathia sexualis nel sito delle edizioni Topolin
  3. ^ Il caso Psychopathia Sexualis Archiviato il 31 maggio 2012 in Internet Archive. in Occhiaperti.net

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