Yogurt con la cenere
Yogurt con la cenere | |
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Origini | |
Altri nomi | (SW) mala ya kienyeji, kamabele kambou |
Luogo d'origine | Kenya |
Regione | Provincia della Rift Valley |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Ingredienti principali | latte crudo, cenere |
Lo yogurt con la cenere (mala ya kienyeji o kamabele kambou, in swahili) è un yogurt prodotto tradizionalmente nella regione del Pokot occidentale nella Provincia della Rift Valley, in Kenya.
Storia
Da sempre, lo yogurt con la cenere ha rappresentato uno degli alimenti principali per gli abitanti delle comunità dei villaggi di Tartar e Soibee (zona collinare a circa 2000 metri di altitudine, nei pressi del Monte Elgon). Oggi l'allevamento è meno diffuso, e il latte è ormai prodotto da poche famiglie per un consumo quasi privato: dal 2009 è un presidio[1], e nell'ambito di questo progetto slow food intende salvaguardare un prodotto molto particolare in cui la comunità Pokot si riconosce e identifica.
Metodo di ottenimento
È ottenuto da latte crudo di vacca (incroci fra razze locali e zebù) o di capra. Il latte viene lasciato riposare a temperatura ambiente dai tre a sette giorni all'interno di una calabassa, tradizionale contenitore ricavato dalle zucche. La fermentazione e l'acidificazione avvengono spontaneamente grazie alla naturale carica batterica del latte e dei recipienti. Quando lo yogurt è pronto, si aggiunge una cenere ricavata dalla combustione di un albero locale, il cromwo. La cenere, che ha potere disinfettante, dà allo yogurt un sapore più intenso e un caratteristico colore grigio chiaro.
Filmografia
Alla 62ª edizione della Berlinale, il documentario Pokot Ash Yoghurt di Francesco Amato e Stefano Scarafia, è stato inserito nel programma "Culinary Cinema"[2].
Note
- ^ Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus - I Presìdi Slow Food internazionali: Yogurt dei Pokot con la cenere[collegamento interrotto]
- ^ Sito ufficiale del Festival internazionale del cinema di Berlino