considera le partite giocate in casa in campionato.
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Milan Associazione Calcio nelle competizioni ufficiali della stagione 1980-1981.
Indice
1Stagione
2Divise
3Organigramma societario[3][8]
4Rosa
5Calciomercato
5.1Sessione estiva
6Risultati
6.1Serie B
6.1.1Girone di andata
6.1.2Girone di ritorno
6.2Coppa Italia
6.2.1Primo turno
7Statistiche
7.1Statistiche di squadra
7.2Statistiche dei giocatori[8][10][11]
8Note
9Bibliografia
10Voci correlate
11Collegamenti esterni
Stagione
A causa dell'inibizione del presidente Felice Colombo in seguito alle sentenze emesse per lo scandalo del Totonero, il ruolo di massimo dirigente viene assunto dal politico Gaetano Morazzoni,[3] raccomandato da Gianni Rivera e dallo stesso Colombo (rimasto in società come azionista di maggioranza).[4] A livello tecnico la squadra, retrocessa in Serie B, conduce una campagna acquisti che vede la conferma di quasi tutto l'organico vincitore del decimo scudetto, con in più il portiere dell'AvellinoOttorino Piotti, il difensore della LazioMauro Tassotti e il centrocampista del ModenaStefano Cuoghi;[5] le uniche cessioni di rilievo sono quelle alla Lazio di Alberto Bigon[3] e Stefano Chiodi mentre Fabio Capello si ritira dal calcio giocato ed Enrico Albertosi è indisponibile per la squalifica di 2 anni inflittagli per le vicende legate al Totonero. Dalla Primavera passano in prima squadra Sergio Battistini, Alberico Evani e Andrea Icardi.[3] Il capitano è Aldo Maldera.
La stagione agonistica si apre con l'eliminazione al primo turno di Coppa Italia, dove il Milan chiude il girone 2 al quarto e penultimo posto con 3 punti frutto del pareggio per 1-1 nella prima giornata con l'Avellino (che si qualificherà per i quarti di finale per migliore differenza reti) e della vittoria per 1-0 nella seconda contro il Catania.[6] Nelle successive due partite i rossoneri perdono in entrambi i casi per 0-1 contro Palermo e Inter.[6]
In campionato il Milan ottiene immediatamente la promozione in massima serie,[3][5] assicurandosi l'obiettivo con una giornata di anticipo grazie alla vittoria casalinga contro il Monza.[4] Dopo la conquista della promozione i dissensi al vertice dovuti agli strascichi dello scandalo del Totonero sfociano nelle dimissioni, sollecitate dalla società, dell'allenatore Massimo Giacomini, in rotta con gran parte della dirigenza.[4] Per l'ultima giornata di campionato siede sulla panchina del Milan l'allenatore della Primavera[3]Italo Galbiati;[4][6] la squadra perde la partita contro il Pescara ma chiude comunque la competizione al primo posto a quota 50 punti, 2 in più di Genoa e Cesena, anch'esse promosse in Serie A.[3] In campionato il Milan colleziona 18 vittorie, 14 pareggi, 6 sconfitte, 49 gol fatti, 29 gol subiti e perde sei partite: due in casa contro Sampdoria e Pisa (entrambe per 0-1), quattro in trasferta contro Foggia (1-0), Pescara (1-0), Palermo (3-1) e Taranto (3-0). La sconfitta subita a Taranto è la prima del Milan nella serie cadetta, il 7 dicembre 1980. I rossoneri battono poi gli ionici (che al termine della stagione retrocederanno in C1) per 4-0 nella partita di ritorno a Milano.[7]
Divise
Lo sponsor tecnico per la stagione 1980-1981 è Linea Milan. La divisa è una maglia a strisce verticali della stessa dimensione, rosse e nere, con pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso. La divisa di riserva è una maglia bianca con spalle e colletto rossi e neri, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto rosso.